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E-Waste - come gestire correttamente l'elettronica a fine vita.

Updated: Jul 8, 2023

Con e-waste si definisce l'insieme degli elettrodomestici e prodotti elettronici non più funzionanti, dall'inglese electronic waste (rifiuto elettronico).

L'e-waste è potenzialmente tossico e pericoloso, tuttavia, se correttamente smaltito, può dare origine a nuovi prodotti e, naturalmente, salvaguardare l'ambiente dai pericolosi inquinanti che lo compongono.



Cosa contengono, per esempio, gli smartphone ? Principalmente acciaio, alluminio, magnesio, rame, argento, oro, grafite, litio, silicio e altri.

Secondo il sito quifinanza.it , nel solo 2019 sono stati generati e-waste per un totale di 53,6 milioni di tonnellate metriche. Una cifra spaventosa.


Naturalmente, gli e-waste non sono soltanto smartphone, ma anche computer, monitor, apparecchi elettronici in generale, televisori, grandi elettrodomestici, e così via.

Nei computer, per esempio, c'e sempre una batteria che andrebbe rimossa prima di smaltire il prodotto in una piattaforma ecologica (e smaltita a parte nell'apposita area).

Come possiamo fare per ridurre l'e-waste ?

Innanzitutto, i produttori dovrebbero iniziare a prevedere la riparabilità degli apparati. Oggi per moltissimi guasti i produttori preferiscono sostituire il prodotto piuttosto che ripararlo. Ma in futuro la riparazione potrebbe essere portata a termine persino dall'utente finale. L'Unione Europea infatti ha iniziato una proposta di direttiva per consentire agli utenti la riparazione dei propri device. (v. https://www.eunews.it/2023/03/22/diritto-alla-riparazione-prodotti-ue/)

Poi, privilegiare prodotti rigenerati o usati piuttosto dei nuovi. Tutti i rigenerati hanno parti sostituite e revisionate, compresa la batteria, e hanno una garanzia di un anno. Ci consentono di inserire i prodotti nell'economia circolare e di risparmiare. Questo vale per smartphone, computer, televisori, ecc...

Per fare un esempio, tutti gli smartwatch che ho acquistato nel tempo per fare sport erano (e sono) usati o rigenerati. E non ho mai avuto nessun problema.

Da ultimo, se il nostro device è vecchio ma funzionante, possiamo sempre regalarlo a parenti e/o amici. Non sempre tutti hanno bisogno di mostruose potenze di calcolo per l'uso quotidiano. Potete per esempio donare il vostro vecchio computer a una scuola. Basta cancellare tutti i vostri dati personali.


Se un prodotto è guasto e irreparabile, naturalmente possiamo smaltirlo in una piattaforma ecologica, che prevede aree apposite per questi tipi di rifiuti. Mai e poi mai abbandonarli nell'ambiente. Sono altamente tossici e inquinanti. Inoltre, tutti i negozi di elettronica ed elettrodomestici sono obbligati per legge al ritiro dei vecchi apparati, quindi non avete scuse.


Insomma, per farla breve la diminuzione dell'e-waste dipende soprattutto da noi. Così come per qualsiasi altro prodotto, alla fine della sua vita utile esso non andrebbe mai abbandonato nell'ambiente, ma correttamente riciclato. Gli strumenti ci sono. Ogni comune praticamente ha una piattaforma ecologica. Usiamola. 😉


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